I nostri avi, saggi e avveduti, parlavano della grappa con un ricostituente delle spirito, come un rimedio contro il freddo, o un medicamento: un po’ di cotone imbevuto di grappa era un attenuatore dei malanni dentali.
Poi si concretizzò l’idea di fare la grappa per conto terzi, così molte aziende vitivinicole iniziarono a produrre grappa con le proprie vinacce, affidando la distillazioni a distillerie “amiche”; il mercato si è quindi popolato di grappe, il Trentino, per i doni che gli ha concesso la natura, è vocato alla creazione di grandi vini e, dalle loro vinacce, di altrettanto grandi grappe.
La definizione che meglio descrive la grappa è di "Carlo Cambi", che riprende una frase di Mario Soldati e dice: "se il vino è la poesia della terra, la grappa è la sua anima".